lunedì 9 dicembre 2013

Salve, mi chiamo Matteo Renzi e...

Passata la sbornia delle primarie adesso Matteo Renzi è impegnato in un'impresa più ardua e dagli esiti a dir poco incerti: convincere gli elettori del Pd più diffidenti che con lui la sinistra non è morta. Lo va ripetendo da ieri, ossessivamente, supportato dai titoli rassicuranti di Repubblica e degli altri "sponsor" del sindaco di Firenze: "E morto un gruppo dirigente della sinistra, non la sinistra" è il ritornello del neo segretario Pd, o per dirla col mio amico Goffredo D'Antona, "del più giovane segretario nella storia della Democrazia Cristiana".

Cosa significhi "sinistra" per Renzi rimane tuttavia un mistero che ho provato a decifrare affidandomi alle sue stesse parole, eccole:


"Il liberismo è un concetto di sinistra" (Il Foglio, 8 giugno 2012)

"Sto con Marchionne senza se e senza ma" (12 gennaio 2011)

"La privatizzazione dell'acqua è necessaria agli investimenti (4 giugno 2011)

"Sarò sbrigativo: a me dell'articolo 18, usando un tecnicismo giuridico, non me ne po' frega de' meno" (27 marzo 2012)

"Sono favorevole ai termovalorizzatori, ci sono in tutta Europa e non fanno venire il cancro" (21 aprile 2012)


Si fa presto a dire sinistra

Renzi con De Mita


2 commenti
commenti
Per commentare scegli il sistema che più ti piace:
commenti googleplus
commenti blogger
commenti facebook

2 commenti:

  1. Parlare di ritornello dopo 5 minuti, mi sembra un po' prematuro.
    In realtà è una semplice affermazione contingente. Neanche così ansiosa come la fate sembrare.

    RispondiElimina
  2. e poi, adesso essere di sinistra significa essere contro i termovalorizzatori? essere biecamente sindacali senza capacità di critica? essere insensibili alla pragmatica?

    Questo non è essere di sinistra: questo è essere stupidi.

    RispondiElimina